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Lanzarote - Isole Canarie (Spagna)




Lanzarote è un'isola magica che vi stupirà tutti i giorni. Se la si esplora si scopriranno magnifiche spiagge di sabbia chiara e vulcanica; vulcani e paesaggi lunari; grotte affascinanti; opere d'arte e d'archittetura; magnifici giardini e vigneti. È un luogo pieno di contrasti, che può apparire con una moltitudine di colori oppure con nessun colore affatto.

 

Immagine generata con https://www.google.com/maps


Periodo consigliato

tutto l'anno

Aprile-Ottobre mesi migliori ma più turisti

Dicembre-Marzo pioggia più comune


Durata consigliata

7 giorni


Chilometri totali

circa 300




 

Volevamo staccare dalla routine e visitare qualcosa di nuovo, ma non troppo lontano e con un clima mite. Un luogo dove poter fare vita da spiaggia ma anche esplorare e scoprire nuovi paesaggi. Per tutti questi motivi abbiamo optato per l'Isola di Lanzarote, nell'arcipelago delle Canarie. Quest'isola incredibile è segnata dalle eruzioni vulcani, dall'estro artistico di César Manrique nonché da luoghi di incontenibile bellezza quali scogliere, spiagge selvagge, grotte e percorsi sotterranei. Gli amanti del vino potranno inoltre degustare le produzioni locali nei magnifici vigneti lavici.


Lanzarote è facile da raggiungere: noi abbiamo prenotato un volo diretto da Milano Bergamo con Ryanair. Per esplorare l'isola vi servirà un'automobile: noi l'abbiamo noleggiata da Cicar, che si trova direttamente in aeroporto e ha davvero degli ottimi prezzi.

Per nostra comodità abbiamo scelto di alloggiare presso un hotel a Puerto del Carmen (Hipotels la Geria), di fronte alla spiaggia di los Pocillos. Questo per la posizione ottima vicino a molti locali e negozi dove spendere le serate, inoltre si trova vicino all'aeroporto ed è un ottimo punto da cui partire per l'esplorazione dell'isola. Se volete risparmiare, sempre in zona si trovano molti appartamenti a prezzi decisamente più contenuti.

Per risparmiare sulle entrate alle varie attrazioni dell'isola abbiamo acquistato un biglietto combinato a 35 euro a testa (https://turismolanzarote.com/it/cact-lanzarote-tariffe-e-buoni/).


Le nostre tappe in breve:

  • Puerto del Carmen

  • Playa Flamingo, Playa Papagayo, Playa de la Cera e Playa Mujeres

  • Fundacion Cesar Manrique

  • Jardin de Cactus

  • La Cueva de los Verdes

  • Jameos del Agua

  • Parco Naturale di Timanfaya

  • Salinas de Janubio

  • Los Hervidores

  • El Golfo (lago verde)

  • El Grifo (degustazione vini)

  • Playa del Caleton Blanco

  • La Graciosa (isola)

  • Trekking sulla Caldera Blanca

  • Cala de Famara

  • Mirador del Rio.


Un consiglio: il clima sull'isola è molto variabile, in una settimana potrete avere giornate molto soleggiate e calde, altre più nuvolose e altre ancora con forti venti e temperature meno piacevoli. A dipendenza delle condizioni meteorologiche alcune attività possono essere più o meno indicate. Ad esempio, noi abbiamo trascorso i primi due giorni esplorando alcune spiagge e rinfrescandoci nelle acque dell'oceano Atlantico, poiché le previsioni davano poco vento e molto Sole.


Il primo giorno abbiamo dunque visitato, per iniziare, Playa Flamingo. Questa è una bella spiaggia riparata dal vento e con acque cristalline. La posizione è molto comoda, vicino c'è un villaggio vacanze e si trovano ristoranti, bar e negozi dove fare acquisti. Se, come a noi, vi piacciono i luoghi più selvaggi, capirete perché dopo una breve visita ci siamo subito spostate a Playa Papagayo, a Playa de la Cera ed in seguito a Playa Mujeres. Per raggiungerle dovrete attraversare una zona protetta con entrata a pagamento (2 euro a vettura) e guidare per circa 3 km di strada sterrata. Vi assicuriamo però che ne vale veramente la pena! Una volta raggiunto lo spiazzo dove posteggiare vi ritroverete su un promontorio da cui ammirare entrambe Playa Papagayo e Playa de la Cera, una a sinistra e una a destra. Le spiagge sono incontaminate, l'acqua color smeraldo e tra le due troverete alcuni ristoranti dove poter rifocillarvi. Playa Papagayo è bellissima e le sue acque rimangono più tranquille, ma noi abbiamo adorato Playa de la Cera per il suo essere ulteriormente selvaggia. Entrambe le spiagge tendono ad affollarsi nel pomeriggio, quindi vi consigliamo di arrivare di prima mattina per godervi le spiagge in libertà. Nel tardo pomeriggio abbiamo ripreso l'auto e sempre nella zona protetta abbiamo raggiunto Playa Mujeres, una bellissima spiaggia di sabbia chiara incastonata tra le dune.

Immagine generata con https://www.google.com/maps

Durante il nostro primo giorno di esplorazione lontane dalla spiaggia ci siamo dedicate all'arte e alla natura. La prima tappa è stata la Fundacion Cesar Manrique, l'abitazione plasmata dall'artista dopo il suo ritorno da New York. La casa è una vera e propria opera d'arte immersa nel mare di lava.

Ennesimo esempio di arte integrata nella natura sono i Giardini dei cactus, a opera sempre di César Manrique. Qui potrete ammirare un bel mulino a vento e una collezione veramente incredibile di cactus. Per i più curiosi potrete inoltre approfondire la vostra conoscenza sulla coltivazione della cocciniglia.

Tappa imperdibile, La Cueva de los Verdes è un tunnel formato dal Vulcano della Corona. La galleria collega il cratere del vulcano al mare e vi permetterà di addentrarvi nelle profondità della terra e vedere più da vicino le colate di lava. Attenzione, la visita è guidata e se si arriva troppo tardi si rischia di fare lunghe code.

Non è possibile percorrere tutta la galleria: per osservare la parte più vicina alla costa dovrete spostarvi ai Jameos del Agua, dove potrete ammirare nuovamente l'estro di César Manrique. Qui troverete anche uno specchio d'acqua cristallina con all'interno una specie di granchio unica al mondo, caratterizzata dall'assenza di pigmentazione.


Immagine generata con https://www.google.com/maps

Il giorno seguente ci siamo recate di primo mattino al Parco Naturale di Timanfaya. Vi raccomandiamo di fare lo stesso perché all'interno i posteggi sono limitati e fanno entrare un certo numero di auto alla volta. Quando siamo andate via a fine mattinata le code di auto erano davvero chilometriche. Il parco non è visitabile autonomamente, dovrete mettervi in coda per salire sui bus che vi faranno esplorare (senza fermate) il parco con tanto di descrizione audio (inglese e spagnolo). Quello che vi aspetta è un altro mondo: vi sembrerà infatti di essere catapultati su un altro pianeta, tanto l'assenza di vegetazione, le forme e i colori vi sembreranno estranei. Al termine del tour potrete ancora assistere ad alcune dimostrazioni geotermiche e mangiare al ristorante El diablo per un'esperienza culinaria unica nel suo genere: la sua particolarità è infatti quella di arrostire la carne direttamente con il calore del vulcano.

  • Uscendo dal parco, a vostra discrezione potrete decidere di svolgere una gita su cammello (a pagamento).

  • Per godersi il parco a piedi dovrete prenotare un'escursione guidata a piedi previa prenotazione al Centro Visitatori di Mancha Blanca.

Nel pomeriggio ci siamo recate a Ovest per visitare le Salinas De Janubio (qui potrete comprare anche prodotti tipici) e Los Hervidores, un intricato labirinto di pietra lavica da cui ammirare le onde che si infrangono.

Da non perdere a breve distanza da queste scogliere Carcho de los Clicos, un lago verde che si è formato nel cratere di un vulcano. Il caratteristico colore delle sue acque è dovuto al tipo di alghe che cresce al suo interno. Nel tardo pomeriggio abbiamo infine deciso di concludere la giornata con una bella degustazione di vini da El Grifo, la bodega più antica delle Canarie!


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Giornata infine dedicata alla scoperta di un'altra isola. Siamo partite alla volta di Orzola per salpare verso la Graciosa. Strada facendo ci siamo fermate alla Playa del Caleton Blanco per ammirare i fantastici contrasti di sabbia bianca trasportata dal vento. Da Orzola si salpa verso l'isola Graciosa. È possibile esplorare l'isola via terra noleggiando delle biciclette, noi abbiamo optato per una gita organizzata in catamarano, che offriva bibite, pranzo, kayak e SUP. Questo tour vi farà ammirare le coste dell'isola e di Lanzarote da un altro punto di vista e infine vi lascerà del tempo libero su Playa La Francesa, una bellissima spiaggia contornata da dune e acque cristalline.


Immagine generata con https://www.google.com/maps

Dopo il relax un po’ di attività fisica. Il giorno seguente l’abbiamo iniziato con un bel trekking della Caldera Blanca. In questo Trek attraverserete una zona plasmata dalle eruzioni vulcaniche e potrete osservare due vulcani inattivi: la Caldereta e la Caldera Blanca. Tramite una strada sterrata è possibile arrivare a un posteggio da cui partire per un percorso di circa 8 km. Giunti in cima vi accoglierà il cratere vulcanico più grande di Lanzarote, con il suo peculiare colore chiaro (da qui il nome). Attenzione: evitate le ore più calde, sarete sempre esposti al Sole!

Ci siamo in seguito rifocillate presso un ristorante sulla Cala di Famara, una splendida spiaggia battuta dalle onde dove è possibile praticare il surf. Non mancate di visitare questo luogo poiché la sua natura selvaggia vi conquisterà!

Infine abbiamo concluso la giornata al Mirador del Rio: situato a 474 metri di altezza sul promontorio di Famara, questa opera architettonica ideata da César Manrique vi permetterà di ammirare una vista pazzesca della baia e della Graciosa!





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